Diciamolo subito, parlare di mobilità non è semplice. Fino a pochi anni fa era una questione di “guerriglia” tra automobilisti, autobus, tram e taxi, rappresentanti di categorie economiche, lobby e sindacati che proteggevano servizi e modelli di business che oggi potremmo definire “storici”. Piano piano si sono fatti largo nuovi modi di muoversi (come il car sharing), o semplicemente siamo tornati ai modi più antichi e semplici (le biciclette), sono arrivate le nuove tecnologie (le famigerate “App”) e tutti i paradigmi consolidati si stanno trasformando. Continue reading “Portare innovazione e cultura nella mobilità”
Tag: smart city
cityofsound: Essay: On the smart city; Or, a ‘manifesto’ for smart citizens instead
See on Scoop.it – Greenvalue
Oh, the smart city. I have “previous” here, over about a decade of writing about the interplay between cities and technology. And particularly, having written about The Street As Platform, and thePersonal Well-Tempered Environment, and The Adaptive City, and about New Songdo City, and “new smokestacks”, and how it’s easier to crowd-source a revolution than a light-rail system, and so on. And then worked on many projects, which I hope to scribble more about one day here, from Barangaroo to Brickstarter, Masdar to Melbourne.
During this time, what we might call a Urban Intelligence Industrial Complex (led by IBM, Cisco, General Electric, Siemens, Philips et al) has emerged and continues to try to insert itself into urban agendas; with little success, in comparison to the marketing spend, it must be said. One can imagine a quiet fading away of all those “Smarter Planet” promotional schemes soon, actually.
Glasgow tra le prime Smart Cities Inglesi

Glasgow si è aggiudicata 24milioni di sterline di finanziamento pubblico per diventare una delle prime “Smart cities” inglesi. Tanti progetti con qualche novità.
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Siemens: a Londra un centro di eccellenza per la sostenibilità urbana
Che Siemens stia investendo nello sviluppo delle città è evidente da molte scelte attuate in questi anni. La multinazionale ha finanziato ricerche per valorizzare e “soppesare” le Greencity, (in Italia sono una decine le amministrazioni con cui sono in corso gli studi in collaborazione con l’Istituto Piepoli). Durante il Summit di Copenaghen nel 2009 presentò in collaborazione con L’Economist il “GreenCity index” che aveva fornito dei ranking alle

più importanti metropoli del mondo. Anche nell’organizzazione interna la multinazionale ha inteso valorizzare le competenze necessarie per supportare le città, individuando una divisione (Infrastructures & cities) dedicata. Gli investimenti continuano ancora e proprio in questi giorni Siemens ha inaugurato il primo centro per lo sviluppo delle città sostenibili a Londra. Il cuore del Crystal è l’esposizione più grande al mondo dedicata allo sviluppo urbano sostenibile. Continue reading “Siemens: a Londra un centro di eccellenza per la sostenibilità urbana”
Linee guida per sviluppare una smartcity
Come sviluppare una smartcities? molta confusione, qualche strategia per chiarire
by Boyd Cohen
In the early days of the green building movement there was a lot of green wash going around. That is, early developers of buildings would throw a dash of low VOC paint here, and a compact fluorescent light bulb (CFL) there and call it a green building. Most corporate, government and individual consumers had no way to distinguish the claims. The U.S. Green Building Council changed all that with the introduction of the Leadership for Energy and Environmental Design (LEED) certification process. And the rest is history as standards like LEED and BREEAM in the UK have helped to create more transparency and clarity around what a green building is, and what it isn’t.
I feel that the Smart Cities movement is in the same stage of development as the building industry was before LEED was introduced. Cities can convert a few paper processes…
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L’agopuntura urbana: una visione per le nuove Smart cities
Cosa avranno in comune l’antica scienza medica orientale e l’architettura moderna? Apparentemente nulla, anche se le ultime

avanguardie sullo sviluppo delle metropoli attingono proprio da quella filosofia alcuni spunti molto suggestivi.
Il modello urbano proposto negli ultimi anni è sempre più incentrato sulle grandi metropoli, con Continue reading “L’agopuntura urbana: una visione per le nuove Smart cities”
Cina: piano per 2 milioni auto elettriche nel 2020
Tutte le recenti ricerche danno la Cina come il mercato di riferimento futuro per volumi di vendita delle auto elettriche. Diciamo che non è altro che l’ennesimo settore dove il gigante asiatico farà la voce grossa nell’economia mondiale. Ma le grandi visioni richiedono comunque progetti e piani di realizzazione. Ed è su questo che il Governo cinese riesce a mostrare forte credibilità. Pochi giorni fa infatti il China’s State Council è stato pubblicato il piano di sviluppo per l’efficienza energetica che comprende l’industria dell’auto elettriche, ibride e a fuel cell e le relative infrastrutture.
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Esempi di Smart city? Boston raccontata da un esperto
Il dibattito sulle Smart cities è sempre molto acceso. Soprattutto quando si cercano di individuare buone esempi e progetti realmente concreti. Negli Stati Uniti molte delle progettualità più note sono proprie delle Silicon Valley, sulla scia delle spinte di finanziamenti Governativi. Più di recente, viene qui illustrato
il bell’esempio della città di Boston, vista dagli occhi di un esperto, Boyd Cohen che già lo scorso anno aveva fatto una ampia ricerca nelle città americane. Ne esce un quadro molto interessante, soprattutto su come la città di Boston abbia diversificato gli investimenti per creare un ecosistema di innovazione in tutti i settori, che ha reso la città attrattiva e funzionale, non solo grazie a sensori e reti telematiche.
Leggi l’articolo integrale (in inglese)
Why Boston Is One Of The World’s Smartest Cities | Co.Exist: World changing ideas and innovation.
Smart cities: arrivano millioni di € di finanziamenti
Da tanti mesi aspettavamo e finalmente è stato pubblicato. il Decreto ministeriale che lancia il nuovo Bando Smart City. Parliamo di cifre consistenti, 665,5 milioni di €, 170mln di contributi e 485,5 come credito agevolato. Ogni progetto dovrà prevedere investimento minimo di 12 milioni di € e massimo di 22. Destinatari sono le imprese, i centri di ricerca, i consorzi (e società consortili) operanti in tutto il territorio nazionale. Una grande spinta all’innovazione, possiamo dire sia una delle prime misure reali sulla crescita.
Anche se attorno al tema smart city c’è una gran confusione. sarà perché è di moda, oggi non c’è attività che non sia “smart”. Nelle Università stesse, al politecnico di Milano ad esempio, sono più di 13 i dipartimenti che svolgono progetti o ricerche su temi della smartcity. Ne può uscire una confusione nel cercare di coordinare i progetti e si rischia un abbassamento del livello di innovazione. I temi oggetto di finanziamento saranno sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, demotica, giustizia, scuola, waste management, tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità, logistica last-mile, smart grids, architettura sostenibile e materiali, cultura heritage, gestione risorse idriche, clou computing technologies per smart government. Praticamente qualunque argomento del vivere quotidiano può essere oggetto di richiesta.
Sarà compito del ministero valutare nel merito la validità della proposte, ma possiamo vedere con un po’ di ottimismo questa nuova opportunità. Scadenza del bando il prossimo 9 novembre 2012 ore 17.00 La “gara” è aperta.