Auto elettriche: ancora molti dubbi?

La lezione di Tesla, i numeri della Cina, mentre il mercato europeo rincorre.

Qualche indizio fa una prova.. ma se guardiamo le notizie degli ultimi giorni sulla mobilità model3elettrica, stiamo andando verso una possibile certezza (forse), sarà il tempo a confermarlo.

Premesso che sono un ottimista (ma oggettivo) analista della situazione, leggo molteplici annunci che hanno diversi punti in comune. In Cina la BYD ha previsto di triplicare le vendite di auto elettriche nel 2016. Per i meno informati, la BYD è l’azienda che in assoluto vende più veicoli a zero emissioni al mondo, 58.000 nel 2015 (su 331.000 veicoli complessivi), che diventeranno 150.000 entro i prossimi 9 mesi. Penso già ai commenti di amici giornalisti, ortodossi dell’auto: “numeri irrisori rispetto al mercato tradizionale.”. Vero.. ma ne riparliamo ancora tra qualche anno. 

BYD-Tang
Courtesy:Evobsession.com

Certo.. ma la Cina è un mercato molto diverso quindi andiamo pure alla “regina” dei giorni scorsi: In una presentazione con tutti i migliori elementi degni di una lezione pratica di public speaking emozionale, Elon Musk ha finalmente presentato la tanto attesa Model3

20 minuti partendo dalla grande visione di voler cambiare il mondo trasformando i trasporti in versione ecologica, il “patto” con i clienti che fino a oggi hanno aiutato Tesla comprando i costosi veicoli che hanno permesso di raggiungere questo grande risultato: poter produrre e consegnare tra circa 18 mesi (forse) il nuovo modello. Non c’è dubbio che Elon Musk sia uno stratega del business e della comunicazione. Con una presentazione ufficiale dove ha chiamato a raccolta partners, clienti, affezionati ed entusiasti, è riuscito a spazzare vie mesi di polemiche che solo poche settimane fa davano Tesla in grande crisi di liquidità, incapace di mantenere le promesse, quando addirittura si vociferava che nella fatidica data del 31 marzo della Model 3 ci sarebbero stati dei disegni o mockup. Invece non solo la vettura era reale, ma già il giorno dopo è stata casualmente vista in giro per Los Angeles per delle riprese in strada.   E se non bastasse in pochi giorni sono arrivati 275.000 ordini per la nuova vettura, che con deposito cauzionale di 1000$.. vuol dire quasi 300Milioni di cassa. Anche se la vettura presentata fosse stata solo un prototipo unico dal costo di svariati milioni.. la mossa strategica sarebbe comunque da manuale.  Ma se Tesla ci ha abituati a rilanciare ogni volta che entrava in difficoltà ci auguriamo che ora si portino avanti perché sostenere questa aspettativa per un anno e mezzo non sarà semplice. Specie se consideriamo che che altri competitor non stanno alla finestra.  GM ha già la nuova Bolt nelle linee di montaggio e sarà sul mercato in boltpochi mesi. La sfida è sempre più aperta. L’industria europea per ora arranca, un po’ in ritardo. Le grandi marche affilano le armi e passano dalla fase dei prototipi alla produzione di alcuni modelli costosi (gruppo VW/Porsche/Audi) comunque previsti nei prossimi anni, BMW consolida il brand “ì” con ampliamenti di gamma, Nissan inizia a raccogliere i frutti dei milioni di Euro investiti negli anni passati con un ruolo di leadership, mentre Renault sembra più ferma sulle scelte degli anni passati. Insomma manca ancora una “Tesla” europea, ma forse non potremo mai avere quel tipo di industria, con quello stile e quel modus operandi..  perchè, appunto, siamo Europei. Forse un bene, forse no..  lo scopriremo in pochi anni.

 

 

Faraday Future FFZERO1 Revealed, Promises EV Platform To Suit All In “Just A Couple Years Time”

Faraday Future took the wraps off of its FFZERO1 concept, high tech supercar, but promises production of useful EVs in a “couple years”

Sourced through Scoop.it from: insideevs.com

#ff after many rumors finally unveiled @faradayfuture concept. Future of mobility from a “space car” #ev

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Mobilità elettrica: le prime novità del 2016 al CES

Il CES di Las Vegas è sempre più una fiera multisettore. Oltre all’elettronica oggi spazia al 3dprinting, fitness, sport mentre l’automotive concentra sempre più presentazioni in questa vetrina di inizio anno. L’edizione che si aprirà tra pochi giorni sembra assecondare tutte le principali aspettative.

Volkswagen in America ha una grossa macchia di immagine da recuperare dopo il Dieselgate. Per l’occasione ha annunciato la presentazione di un VW_cesnuovo concetto di veicolo elettrico, che secondo i rumors dovrebbe ricordare il celebre Van del secolo scorso, con una piattaforma tecnologica dalle lunghe percorrenze e costi più contenuti. Non solo rumors ma anche un primo video teaser da consultare per chi non sa aspettare.

La cenerentola dell’elettrico è invece FaradayFuture, “misteriosa” start up che negli ultimi mesi è uscita sempre più alla ribalta per annunci di innovazione. Un nuovo concetto di veicolo, di servizio e di visione. Un accordo con lo stato del Nevada che costruire una fabbrica ex-novo che promette 4500 posti di lavoro. Si sa che l’azienda ha grandi capitali c4e700b7-8742-4401-871c-1d497b29ebeedisponibili dal magnate Cinese Jia Yeuting, CEO del Web video service Leshi TV. Grandi attese da parte di operatori e media e tutti attendono la prova di “credibilità”.

Anche le grandi industrie americane non mancano di novità. General Motors ha in programma la presentazione della Bolt nella sua veste boltdefinitiva pronta per la produzione. Vettura media, compatta e di prezzi contenuti. Ford annuncerà la formale collaborazione con Google per la realizzazione di auto a guida autonoma. Aston Martin potrebbe mostrare il prototipo della Rapid-E recentemente svelata in UK, anche in base alla collaborazione che è stata siglata da poco con il gigante cinese LE-Tv (la stessa azienda che ha fondato Faraday-Future) per un sistema di auto connessa di ultima generazione.. sempre descritta in un video di presentazione.  Presente anche il gruppo FCA (ecco qui non si attendono notizie di nuovi prodotti con tecnologia elettrica stante la diffidenza del gruppo a questo settore), mentre dall’Italia sarà presente anche Energica Motor Company, l’azienda modenese che sta lanciando nei mercati internazionali una gamma di moto elettriche sportive.

E se queste sembrano essere alcune delle novità più “annunciate”, molte altre sono previste direttamente nei giorni della fiera.

 

#RicaricaMi. Inizia da Spin8 la rete di ricarica veloce per auto elettriche

colonninaSpin8, società nata per sviluppare la mobilità elettrica ha presentato oggi la prima colonnina di ricarica veloce per veicoli a zero emissioni, installata presso il Garage di via Ariberto, 4, in pieno centro a Milano.

“Detto – fatto. Lo avevamo annunciato a Francoforte, in occasione della presentazione della road map per l’elettrico “#Ricaricare l’Italia” al mondo dell’automotive – afferma Karin Fischer, CEO dell’azienda- e siamo stati di parola. La location non è casuale: Milano ha dimostrato grande capacità di innovazione nella mobilità in questi anni e l’elettrico è una nuova sfida culturale, economica e ambientale che Milano potrà guidare per spingere il mercato. La mobilità elettrica è parte del nuovo lifestyle urbano e la zona dei Navigli rappresenta il cuore pulsante della Milano moderna e innovativa”.
“Accogliamo con grande piacere l’arrivo in città di questo servizio innovativo e tecnologico – ha commentato l’assessore alla Mobilità e AmbienIMG_5885te del Comune di Milano Pierfrancesco Maran – Il futuro delle grandi città è necessariamente a impatto zero e penso che Milano, anche grazie alla sensibilità alle tematiche ambientali sviluppate in questi anni dai cittadini, possa e debba accogliere anche la sfida dei veicoli elettrici. Questa colonnina fast charge rappresenta certamente un servizio importante per tutti gli automobilisti che già hanno scelto un’auto ecologica e un incentivo per quelli che stanno pensando di farlo”.

La colonnina – l’hardware

La colonnina scelta da Spin8 per questa prima installazione, rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia del settore, compatibile con tutti i tipi di veicoli in commercio. È dotata di sistema di ricarica AC (corrente alternata fino a 43kw) e DC (corrente continua fino a 50kw), con presa CCS Combo 2 (sistema tecnologico scelto dall’industria automobilistica tedesca e colonnina2americana e Chademo (utilizzato prevalentemente dall’industria automotive nipponica), oltre alla ricarica in AC.

La piattaforma tecnologica e il roaming internazionale

Oggi viene lanciata la release beta della app Spin8, componente fondamentale della piattaforma tecnologica denominata pivot, il cui nome sta proprio ad indicare la funzione di integrazione software tra i soggetti e i servizi dell’intera filiera di ricarica. L’app Spin8 rende semplice e veloce l’esperienza della ricarica dei veicoli elettrici e consente di accedere, autenticarsi, sbloccare la colonnina direttamente in loco oltre a permettere il pagamento del servizio sul momento. Non solo, per la prima volta in Italia è disponibile anche l’Intercharge payment con sistema QR-code. A questi sistemi si aggiunge anche la più tradizionale RFID card fornita ai clienti. La stessa app consentirà, nella sua prima release ufficiale di febbraio 2016, di visualizzare tutti gli altri punti di ricarica Spin8 (e dei suoi partners) oltre al circuito Hubject in Europa con relativa navigazione per raggiungere la specifica destinazione.

Screenshot Spin8 3Ad oggi, la componente analogica dei sistemi di accesso e la complessità nel pagamento è un ostacolo importante da superare per avvicinare gli utenti alle colonnine e alla mobilità elettrica. Gli automobilisti sono abituati alle stazioni di servizio di carburante e con quel modello di semplicità si confrontano e con quel modello di semplicità Spin8 opera.

Per essere negli standard più innovativi dei paesi europei, Spin8 ha integrato da subito il propria sistema operativo in HUBJECT, piattaforma promossa dai più importanti player dell’industria automotive (tra gli altri Siemens, Bosch, Daimler, Bmw). Tutti gli automobilisti provenienti dall’estero avranno accesso diretto alle colonnine senza alcuna criticità. La piattaforma Spin8 gestisce il servizio di roaming proprio come siamo abituati a fare con i telefonini. Il servizio sarà abilitato in fase successiva anche per i clienti Spin8 che potranno accedere a tutte le colonnine europee direttamente con la propria applicazione. “Il network Intercharge crea grandi sinergie tra i partner stessi- dichiara Thomas Daiber, CEO di Hubject intervenuto all’inaugurazione- Spin8 è uno dei primi player italiani per i servizi di E-mobility e da oggi è parte ufficiale del network. Un altro passo importante verso una mobilità elettrica “europea” semplice e user-friendly”

Il pricing

Nella fase iniziale il costo dei servizi di ricarica avrà uno schema modulare, sperimentale per i primi 6 mesi di funzionamento:

Tipo di ricarica Tempo di utilizzo Km di autonomia

(stime su medie d’uso)

Costo €
DC- Full Max 40* Come dichiarato per veicolo 8
DC- Media** 20 minuti Ca 60 km 4
DC- Piccola 10 minuti Ca 30 km 2
AC- Full (7kw) Max 4 h* Come dichiarato per veicolo 8
AC- Media (7kw) 2 ore Ca 80 km 6
AC- Piccola (7kw)** 1 ora Ca 40 km 3
AC- Trifase (22KW) 1 ora Fino a 130 km 8

* il tempo totale di ricarica può variare in funzione di variabili tecnologiche (capacità residua della batteria, cicli di ricarica, bilanciamenti delle celle nell’ultima fase di ricarica) oltre che da variabili ambientali.

** Per il primo mese di attività la ricarica sulla colonnina Spin8 sarà gratuita per tutti i nuovi clienti nei servizi di DC-Media (20 minuti) o AC-Piccola (1 ora).

Inoltre per il primo periodo di sperimentazione del servizio, i Clienti Spin8 che effettueranno una ricarica alla colonnina di via Ariberto 4, avranno 3 ore di parcheggio gratuito a loro disposizione, da utilizzare contestualmente alla ricarica.

spinotto_energiL’inaugurazione della colonnina è organizzata in collaborazione con ABB, LombardiaParking e Quant e vede la presenza delle principali case automobilistiche che hanno partecipato con i loro più recenti modelli: BMW (I3), Daimler (Mercedes Classe B elettrica, Smart EV), Nissan (Leaf ed E-NV200), Renault (Zoe), Volkswagen (E-UP ed E-Golf) oltre ad Ev-Now con TeslaMotors (ModelS) ed Energica Motor Company con la streetfighter EVA, l’unica elettrica due ruote dotata di fastcharge.

Alternative Fuel Vehicle registrations: +19.8% in the first nine months

Sourced through Scoop.it from: www.acea.be

Buone notizie per il mercato delle  auto elettriche. Crescono nei primi 9mesi  in Europa del 62,2% rispetto al 2014, numeri assoluti paria 127.661 unità. Spagna guida la crescita (ibride, gpl/metano incluse), seguita da Olanda, Francia e UK (molto focalizzate sul full electric)

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L’ascesa inarrestabile dell’auto elettrica: 5 milioni tra dieci anni

Uno studio di Mps vede decuplicare il business delle vetture alimentate con la corrente. L’Europa pronta a fare la parte del leone: ora controlla il 18%

Sourced through Scoop.it from: www.repubblica.it

Montedeipaschi valuta il futuro dell’auto elettrica. Previsioni rosee e di crescita (come tutti). Che ci sia una banca che vuole investire nel settore?

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Si può viaggiare da Milano a Monaco con l’auto elettrica?

Storia di un viaggio coraggioso – di Carlo Iacovini

#Ecartec l’importante fiera di settore della mobilità elettrica che si è appena conclusa a Monaco in Germania è stata la giusta occasione per un viaggio coraggioso. Raggiungere la fiera con un’auto elettrica. Non è una Tesla, sarebbe troppo semplice, ma una #BmwI3 in uso da parte del team Spin8 start up che punta proprio a sostenere lo sviluppo della mobilità elettrica.

Si parte da Milano nel primissimo pomeriggio, con prima tappa possibile già a Brescia presso i punti di ricarica A2A. Dopo Peschiera il team è al completo e si parte per il Brennero. 

Prima tappa prevista a Rovereto dove un’azienda privata ha installato e messo a disposizione una colonnina slow. Si sperava in un “biberonaggio”, ma nonostante la disponibilità del personale e della tessera di accesso al punto di ricarica… purtroppo la tecnologia non ha aiutato e la colonnina non ha funzionato.  Per fortuna che c’è il range extender e con un preciso calcolo chilometrico riusciamo a raggiungere Bolzano.  Da poco tempo l’utility locale AEW ha installato un fastcharge 50kw aperto al pubblico, in prossimità della loro sede. L’accesso alla colonnina passa tramite l’acquisto di una tessera prepagata, da ritirare presso l’ufficio del turismo di Bolzano, situato in pieno centro. Dopo una camminata nell’area pedonale, riusciamo a garantirci 40kw di ricarica a 15 euro (+ 5 euro di cauzione) e raggiungiamo la colonnina.
In circa mezz’ora, dopo qualche difficoltà di setting sulla colonnina, la I3 raggiunge quasi il 90% di ricarica e siamo pronti per ripartire. Il bello arriva ora.. la prossima colonnina non arriva prima di Telfs, a 30km da Innsbruck in un Hotel Ristorante all’avanguardia che ha installato una colonnina a 20kw Dc per i propri clienti. Una rarità di questi tempi degno di un Tesla Supercharger. Bypassando autostrada, utilizzando la modalità ecopro+, riducendo la temperatura   (che scende attorno agli 0 gradi all’esterno) il viaggio prosegue, con molta calma, quando poi decidiamo di bypassare il fastcharge disponibile e dirigerci per una via più breve verso Monaco. Il range extender è sempre – purtroppo- il vero ago della bilancia e solo grazie alla presenza del sistema che mantiene in carica le batterie” alla fine, verso la mezzanotte, con un po’ d’ansia d’autonomia, raggiungiamo Monaco.

Insomma alla fine, l’idea di viaggiare in elettrico è possibile, oggi impraticabile se non per ragioni veramente turistiche dove il nodo principale sembra essere proprio la presenza delle colonnine, ma anche l’accesso alle stesse. Operatori locali e frammentati creano una “user experience” che poco si concilia con il valore di innovazione dell’elettrico. C’è molta strada da fare, ma è quella giusta.

Auto elettriche: le contraddizioni di un mercato che non c’è

Il 2013 è appena iniziato e tra le tante previsioni immaginiamo come sarà il  mercato delle auto elettriche. Il mondo dell’automotive ha ben altri problemi da

source: autotribute.com
Cadillac ELR Electric source: autotribute.com

affrontare e le piccole percentuali di vetture ecologiche vendute sono briciole di un mercato in crisi profonda. Sarà per la voglia di innovare, per la crescente enfasi delle politiche ambientali, per i costi dei carburanti, ma dell’auto elettrica si continua a parlare e molte aziende investono nella produzione, nelle tecnologie e nelle vendite. Continue reading “Auto elettriche: le contraddizioni di un mercato che non c’è”

In America dopo gli incentivi arrivano le tasse per le auto elettriche

Non è chiaro se considerarla una notizia buona o cattiva. Il fatto che l’auto elettrica sia arrivata all’attenzione del fisco in uno dei più importanti Stati americani, è seattle_washsintomatico che qualcosa stia cambiando. Prima la mobilità ecologica era oggetto di incentivi, promozioni, spesso derisa dai detrattori che vedono il suo futuro ancora molto lontano. Oggi invece il cambio di visione. Da febbraio 2013 i possessori di vetture elettriche (sono escluse le ibride come Toyota Prius e Chevrolet Volt) dovranno versare una tassa fissa di 100 dollari annui. Si tratta di numeri piccoli, 1600 cittadini, di cui oltre 1000 possessori di Nissan Leaf. Il motivo? Compensare le perdite per le minori entrate derivanti dalla riduzione dei consumi petroliferi. I ricavi saranno utilizzati per il miglioramento delle strade e delle infrastrutture. Il dibattito si è acceso immediatamente. I sostenitori della tassa affermano che le auto elettriche “usurano” e deteriorano le strade al pari delle altre vetture mentre i contrari rivendicano come sufficienti le tasse già versate per avere la corrente elettrica. La nuova misura sembra ancora più contradditoria se si considera che lo stesso Stato incentiva la diffusione delle auto elettriche eliminando le accise sulle vendite. In ogni caso è una svolta importante, segnale che, almeno in America, le previsioni di vendite sono ottimistiche. Viene immediato il confronto con il contesto italiano, ancora molto lontano dal poter immaginare nuove tassazioni. Dal prossimo anno entreranno in vigore gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche, con l’auspicio di rendere realistico un mercato oggi irrilevante. Ma siamo certi che, in tempi di difficoltà come oggi, l’esempio americano potrà essere subito replicato anche in Italia.

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