L’America è stato il regno incontrastato dei grandi SUV, degli Hummer e dei blasonati Tazoe e Silverado, per citare alcuni dei nomi più noti. L’ondata ambientalista dell’ultimo decennio ha in parte stravolto questa immagine, così che oggi le auto simbolo diventano la Tesla, la Leaf o la Volt. Segni di una rivoluzione che lentamente coinvolgerà anche altri continenti, nonostante la crisi del settore auto sia strutturale e non più contingente. Ma c’è ancora chi in America cerca di coniugare la rivoluzione ecologica con il classico della cultura automobilistica.
Bob Lutz, considerato il “padre” della Chevrolet Volt ha lanciato la VIA Motors, azienda tecnologica che ha studiato soluzioni particolarmente efficienti per convertire i grandi “truck” e “Suv” americani in silenziosissime auto a “quasi zero” emissioni. Alla base c’è sempre un’innovazione, un motore elettrico super-compatto in grado di produrre una potenza di 402 hp, sufficienti a garantire prestazioni adeguate e 40 km di autonomia con la sola trazione elettrica.
Nella piena filosofia del “range extended” l’auto è dotata di un generatore che tiene in carica il pacco batterie e in caso di necessità può alimentare anche l’elettricità di casa. A sua volta il generatore viene alimentato dal motore convenzionale – al solo scopo di tenere in carica le batterie- consentendo di raggiungere i 400 km di autonomia. Insomma un concentrato tecnologico, presentato ufficialmente poche settimane fa al salone di Detroit e per il quale si attende il responso del mercato, che di certo punterà ai più tradizionalisti clienti americani che non possono fare più gli indifferenti rispetto alle stringenti politiche ambientali.
Infine per i più puristi, o per i propri figli, la General Motors offre su un sito web dedicato la possibilità di acquistare il più ecologico Chevrolet Silverado mai realizzato.