Una flotta di 72 auto elettriche, 18 parcheggi di interscambio con 144 punti di ricarica presso le uscite autostradali, 10 punti di fast charge, un’infrastruttura innovativa, con pensiline fotovoltaiche da fonti rinnovabili certificate. Per risparmiare 26,3 tonnellate di emissioni di CO2 al mese nell’autostrada più congestionata di Italia e 20.160€ di carburante.

L’asse Milano-Brescia potrebbe essere a breve il primo esempio di italiano di autostrada elettrica. Il progetto prevede di sperimentare l’uso dei mezzi elettrici lungo l’autostrada A4 (e Brebemi, una volta ultimata) che con i suoi 97 chilometri collega una delle zone più densamente popolate dell’Italia ed è connotata a tutti gli effetti come autostrada urbana, con volumi di Traffico Giornaliero Medio di 113.000 veicoli al giorno (somma delle due direzioni, nell’anno 2011), con picchi di 148.00 veicoli al giorno tra i caselli di Cavenavo ed Agrate.
Lo studio di fattibilità si basa sulla disponibilità, a partire dal 2013, di incentivi all’acquisto o noleggio di auto elettriche, previsti dal Decreto Sviluppo (€ 5.000 a veicolo, su un costo medio di € 30.000 a veicolo) e propone l’adozione di 72 vetture elettriche in car-sharing in 18 aree di parcheggio dedicate, dislocate nei pressi dei caselli autostradali, nei centri abitati e in prossimità dei punti di interscambio con le reti metropolitane di Milano, con un’infrastruttura di ricarica con pensiline fotovoltaiche. Per garantire la piena libertà di movimento, il progetto prevede 10 punti di ricarica veloce (fast charge) da installare nelle aree di sosta già esistenti nell’area.
Il progetto ZET vuole dimostrare che l’auto elettrica è una realtà concreta anche al di

fuori della città per percorrenze medie come i 97 chilometri che uniscono Milano a Brescia. Gli utenti devono ancora familiarizzare con le nuove tecnologie e l’incertezza sull’autonomia resta oggi uno dei deterrenti all’acquisto e all’uso dei mezzi elettrici. Occorrono quindi sperimentazioni e progetti che possano dimostrare il contrario.
Lo studio fornisce anche analisi economiche. L’investimento totale (progettazione, start up e primo anno di sperimentazione) ammonta a € 3,8 milioni, di cui € 1,8 milioni destinati alla flotta, € 1,2 milioni per le infrastrutture di ricarica, € 400 mila per i costi di gestione annuale. Il progetto prevede l’integrazione con modelli di business autonomi, dal car sharing alla produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico, che mira all’indipendenza energetica del servizio. La sostenibilità economica del servizio è raggiunta con un fatturato mensile compreso tra i 600 e gli 800 € per singola automobile.
Lo studio fornisce anche i dati relativi ai benefici ambientali che l’introduzione

dell’infrastruttura comporterà, con il risparmio di 26,3 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera al mese, a fronte di 168.000 Km/mese percorsi dalla flotta a regime, e partendo dal fattore di emissione medio di 157 g/km CO2, relativo al traffico in Lombardia per automobile a motore termico. Anche il confronto dei costi “alla pompa” delle due modalità di trasporto è particolarmente favorevole, con un risparmio di 20.160€ mensile sull’intera flotta.
Hanno parlato di ZET
Corriere della Sera, La Repubblica, Ansa, International Business Times, IlSole24ore e Wired