I paesi arabi sono giustamente considerati l’eldorado dei consumi petroliferi. Grandi disponibilità di energia, città super moderne e recenti, pochi problemi di spazio e un sistema di trasporti basato sull’auto, possibilmente grande e lussuosa.
Ma la sensibilità politica è andata molto oltre rispetto a quanto potremmo aspettarci, riscoprendo il valore della qualità urbana derivante da una mobilità pubblica veloce, efficiente, efficace e puntuale. Dubai dal 2009 ha 52km di linea metropolitane mentre lo scorso anno sono stati inaugurati altre 23 km di una nuova linea. la Metro ha trasportato oltre 100 milioni di passeggeri e raggiunge quasi la piena capacità di utilizzo nelle ore di punta. Ed era solo un tassello di un piano integrato che comprendeva tre stazioni di interscambio, un sistema di pedaggio stradale e un network di linee di superficie per la zona metropolitana. Non sono stati dimenticati nemmeno i pedoni, al punto che l’autorità dei trasporti di Dubai sta ora sviluppando le Pedways, corsie pedonali sopraelevate o sotterranee a seconda dei casi. Un piano degno delle più moderne metropoli europee. Anche Abu Dhabi, la seconda città del paese, sta partendo con un progetto di investimenti integrati tra trasporto pubblico di superficie e metropolitano.
La mobilità sostenibile non è certo un fattore politico di moda e questi esempi confermano che è globalmente riconosciuta come elemento di crescita della qualità della vita di una città.