Tutte le recenti ricerche danno la Cina come il mercato di riferimento futuro per volumi di vendita delle auto elettriche. Diciamo che non è altro che l’ennesimo settore dove il gigante asiatico farà la voce grossa nell’economia mondiale. Ma le grandi visioni richiedono comunque progetti e piani di realizzazione. Ed è su questo che il Governo cinese riesce a mostrare forte credibilità. Pochi giorni fa infatti il China’s State Council è stato pubblicato il piano di sviluppo per l’efficienza energetica che comprende l’industria dell’auto elettriche, ibride e a fuel cell e le relative infrastrutture.

Gli obiettivi sono commisurati alla grandezza asiatica: 500.000 prodotti entro il 2015 per arrivare a 2milioni di pezzi prodotti entro il 2020. Ma il balletto dei numeri sulle stime di mercato futuro disorienta sempre di più: è infatti la ricerca dell’Istituto Americano Pike Research “Electric Vehicles In China” ad evidenziare che entro il 2017 si prevedono vendite annuali nell’ordine di 152.000, mentre ad esempio in America si prevede un totale di 410.000 auto entro il 2015; ben al di sotto delle aspettative governative. Le stime prudenziali si basano sulla scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica (questo accomuna il mercato cinese all’Europa), ma evidenziano una tendenza culturale propria della classe media cinese, che preferisce acquistare vetture europee o americane per ragioni di status. Un fattore che in Italia sta diventando sempre più un ricordo ( quando l’auto si comprava per passione ), sostituite sempre più da caratteristiche quali l’economia, l’ecologia e la funzionalità.

Un’analisi dettagliata del rapporto governativo è consultabile a cura del Green Car Congress (in english)